L’ora.
Gambe stanche,
lunghe strade
percorse negli anni,
un cambio di panni
in un uomo di sempre
che non guarda più avanti.
Suoni gentili
lontani nel tempo,
non odono più
che rotti strumenti,
una vista sul lago
che ha perso il colore
un verde appassito
che vive nel cuore,
il cielo dall’alto
illumina il viso
è l’ora più dolce,
discende un sorriso.
Marcello Soro
