Maschere.
Maschere senza occhi,
occhi che sono maschere,
maschere che nascondono
volti inesistenti,
espressioni di sentimenti
perdenti,
labbra che non si vedono
dietro maschere logore
che chiedono
solo baci a ore
separate da un trucco
e un interno dolore.
Volti diversi
in un gran carnevale
ingannando gli affetti
di un incontro banale,
indossando la maschera
di un pierrot arricchito
di quando era ieri
e non era esistito,
quel viso piangente
di uomo fallito
s’accorge d’un tratto
di un nano carnefice
che è dentro di lui
che lo rende l’artefice
del male del mondo
togliendo ad un’anima
il suo girotondo
e di un salto più in là
che quella creatura
ormai non avrà!
Marcello Soro
22-06-2017
D.R.
(Per quei piccoli uomini che credono di possedere il corpo e l’anima delle donne)