Omaggio ad Amatrice

Omaggio ad Amatrice

 

Pietre e polvere e sudore,

Un gemito flebile evapora nell’aria.

Gli fa eco un grido di dolore

che agghiaccia anche le rughe più profonde e

si arresta di fronte allo scroscio di mani

che risuonano in quel cimitero a cielo aperto

per un’altra vita salvata.

Un corpicino morbido

che ha deciso di vivere con il suo tragico ricordo

che si sovrappone come una velina

su altri ricordi, sulle passeggiate allegre

lungo il corso all’imbrunire,

Illuminato dai lampioncini ai lati,

con la loro luce riflessa sulle vetrine,

in uno scorrere pacificante lungo tutto il paese.

Il cielo è cupo, il rosso velato dei vespri è solo un ricordo,

ora si è chiuso e sa di metallo, opprime senza colore

e chiude la vita e spegne la gioia.

Amatrice sobbalza, in un respiro affannoso,

migliaia di occhi rincorrono le proprie lacrime

che bagnano la polvere, sempre più giù,

in un buio di speranza che perde il passato

e che lega il futuro a due piedini

che sbucano dal cemento e dai sassi!

28.08.2016

Marcello Soro

14054912_10201892710477444_6957699924066425687_n.jpg

La città ideale.

“…Davide, prova ad immaginare un mondo dove chi più sa più dà per la crescita di tutti, dove la meritocrazia che premia i più bravi non debba servire a separare in classi sociali gli uomini, bensì alla creazione di una umanità dove ognuno con l’aiuto dell’altro formi su questa terra una catena di felicità… proprio perché l’uomo nella sua indole da quando esiste su questa terra ha sempre impostato la sua vita sullo sfruttamento dei suoi simili per proprio tornaconto, e tutte le religioni non hanno mai cercato di cambiarlo veramente, proprio per questo dovremmo scostarci da questa consolidata impostazione dai frutti orribili: quella che tu chiami utopia è un sogno, è vero, come d’altronde anche il meraviglioso dipinto “La Città Ideale” …è frutto di un sogno, solo che in quella meravigliosa città, l’autore non ha dipinto gli uomini, ecco io completo quel quadro, immaginando al suo interno una comunità umana diversa…”
Da: L’Utopia di Angelo Satta (Un Uomo libero) di Marcello Soro

cop[3].jpg

La città ideale!

Formerly_Piero_della_Francesca_-_Ideal_City_-_Galleria_Nazionale_delle_Marche_Urbino[1].jpg

Riflessione

Quando l’uomo raggiungerà la vera conoscenza dell’infinito senza tabernacoli forse potrà aspirare alla costituzione di una vera società laica che si interessi esclusivamente del bene sociale, lasciando nell’intimità delle singole coscienze i propri idoli e la propria spiritualità! Credo che 2000 anni di condizionamenti speculativi della Chiesa siano più che sufficienti a far capire agli uomini d’intelletto che la Spiritualità è qualcosa di gratuito e innato nell’uomo senza bisogno di otto per mille, chiese faraoniche, paramenti lussuosi, società immobiliari e sacerdoti scelti e sottoposti alla Curia ma pagati da tutti i cittadini! Lo Stato sia laico e i credenti, se sono veramente credenti, si mantengano i propri templi!

Marcello Soro

19.08.2016

Quando si ama…

Ma quanno che se vede tanto amore

me viene d’abbraccià Nannina mia,

t’esplode drento ar core quer calore

e preghi Dio che nun te vada via

perché nun vojo che sia mai finita

questa mia grande gioia della vita!

Marcello Soro

 

Bacio-di-Hayez[1].jpg